Commenti a caldo Consiglio Comunale 21 luglio 2020

Un Consiglio Comunale molto tecnico, che si è occupato del Rendiconto 2019 e di alcune Variazioni di bilancio relative principalmente agli effetti del COVID-19.

Per noi fare politica significa approcciarsi sempre diligentemente e seriamente: sia parlare di scelte, commentare quelle altrui e delineare una propria linea d’approccio partendo da dati concreti, da ciò di cui si deve dibattere. Ecco perché il nostro approccio in consiglio comunale è sempre aderente agli argomenti e ai dati relativi ad ogni punto dell’ordine del giorno: per noi il consiglio comunale non è solo una vetrina, o lo strumento da utilizzare per una campagna elettorale continua, ma è realmente il luogo per discutere di ciò su cui si deve deliberare.

Rimane quindi un po’ di sconforto dopo il consiglio di ieri sera, in cui abbiamo riscontrato atteggiamenti che non si conciliano con questa nostra visione di buona politica. Da una parte la maggioranza, che lascia tante domande senza risposta oppure le utilizza solo per prendersi lunghi spazi di autocompiacimento per cercare di non perdere quegli elettori che qualche domanda iniziano a farsela…. Dall’altra l’atteggiamento del gruppo di minoranza Insieme per Sesto, che troppe volte coglie l’occasione di un macro-argomento per parlare di tutto e di più, mancando a nostro avviso, di analisi critica attinente a quanto è oggetto di delibera.

Noi continueremo, nonostante tutto, a portare avanti una politica diversa. Una politica che se deve deliberare sul bilancio 2019 parla dei numeri: parla di quanto questo bilancio ci preoccupi perché in banca al 31.12 avevamo solo 18.000 e non avevamo neppure restituito l’anticipo chiesto, quando l’avanzo che ci portiamo dietro da anni e che è  rappresentato quasi in toto da crediti che dichiaratamente sono di dubbia esigibilità, ci sembra non sia abbastanza prudenziale, seppure entro le regole contabili, in quanto porta avanti situazioni di residui attivi (crediti, che rappresentano risorse utilizzate per le spese) che è molto probabile che non saranno mai riscossi – e forse è questo il motivo per cui la nostra Amministrazione ha aumentato le tasse al massimo: perché una gestione che ha portato a questa situazione da qualche parte ora i soldi mancanti li deve trovare. A titolo di esempio, quest’anno siamo passati da un’aliquota IRPEF a scaglioni, dove solo i redditi sopra a 75.000 Euro pagavano lo 0,8%, ad una aliquota unica dello 0,8% per tutti (una sorta di FLAT IRPEF). Lasciamo a ciascuno le valutazioni del caso, ma il problema non è il maggiore esborso attuale, ma il fatto che è stato raggiunto il tetto massimo possibile da aliquota IRPEF. Ci chiediamo da dove attingerà l’Amministrazione in futuro.

Un bilancio in cui poco si capisce di come siamo messi in merito alla “grande opera”, ossia al cantiere Marna & Co: e per questo abbiamo ricevuto rassicurazione dal Sindaco Buzzi che un prospetto sul “cosa abbiamo speso, cosa abbiamo incassato, e quanto ci manca” ce lo farà avere. Speriamo, perché ci sembra il minimo per rispetto degli elettori che da anni si sentono promettere questo progetto e lo vedono sempre spostare in avanti ed aumentare di costo.

Ed infine una parola sulle politiche giovanili: ben vengano tutti i progetti di prevenzione, ma a nostro avviso serve anche uno spazio fisico che aiuti i giovani a trovarsi e stare insieme in modo sano, per coltivare passioni e attitudini. Non basta invitare i giovani a partecipare alle associazioni di volontariato già presenti, perché quelli che ci andrebbero, sono già quelli che dei valori li hanno e sono meno a rischio… e gli altri? Quelli che realmente sono in “povertà educativa”, come li recuperiamo? Diamo alternative e opportunità valide ai nostri ragazzi, perché questo significa fare il miglior investimento possibile per il futuro della nostra Città.