Comunità energetiche rinnovabili, un’opportunità per il territorio

Durante la serata organizzata dai gruppi di minoranza a maggio del 2022, dei professionisti del settore ci hanno spiegato i benefici che una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) può avere sul nostro territorio.

Ma che cos’è una CER e come funziona?

Una CER è un’innovativa forma di generazione di energia collettiva in cui gli utenti producono, condividono e consumano l’energia generata da impianti alimentati da fonti rinnovabili (nella nostra zona principalmente impianti fotovoltaici) aumentando la propria indipendenza energetica, riducendo i costi e le emissioni di CO2, facendo sistema, creando sinergie e generando valore per i territori.

La CER è un soggetto giuridico autonomo, senza scopo di lucro, composto da svariati attori, (ad esempio imprese, cittadini, Istituzioni o enti locali, incluse le amministrazioni comunali, etc.).

La CER è realizzata con un obiettivo fondamentale: fornire benefici ambientali, economici e sociali a chi ne fa parte e al territorio in cui opera.

Ogni CER deve rispettare alcuni requisiti tecnici di base: i membri della CER devono essere collegati alla stessa cabina elettrica primaria, ogni impianto deve essere di nuova realizzazione e non può superare 1 MW di potenza.

Basata sul principio della condivisione di energia, tale realtà permette al contempo sia di ridurre costi e consumi energetici, sia di agevolare la transizione all’energia green e conferisce al consumatore un ruolo attivo nel sistema energetico.

L’energia generata dai produttori/consumatori (i prosumer) ed immessa in rete può essere dunque consumata “virtualmente” dai membri consumatori e, quando ciò avviene nella stessa ora si genera un incentivo economico.

Questa forma di consumo di energia da parte dei membri della CER è chiamata autoconsumo virtuale, in quanto non porta una riduzione delle bollette dei partecipanti o un immediato ritorno economico, ma è il parametro utilizzato dal Gestore di Servizi Energetici (GSE) per determinare l’incentivo economico destinato alla CER.

In pratica:

  • i membri consumatori continuano a pagare le bollette potendo sempre scegliere liberamente i propri fornitori;
    • i membri produttori continuano ad immettere l’energia che non consumano direttamente nella rete elettrica e valorizzeranno l’energia secondo gli stessi meccanismi attuali (vendita a mercato o ritiro dedicato del GSE);
    • se si verifica autoconsumo virtuale si genera un incentivo che viene dato alla CER e che può essere poi suddiviso tra i suoi membri (sia produttori che consumatori) secondo delle regole scelte liberamente in fase di avvio dell’iniziativa

I vantaggi generati sul territorio da una CER sono quindi molteplici. La comunità produce energia pulita proveniente da fonti rinnovabili e quindi con un minor impatto ambientale sul territorio circostante, aumenta la propria indipendenza energetica, risparmia sull’energia utilizzata ed abbassa così i costi.

I sistemi di autoconsumo collettivo, e quindi le CER, rappresentano un passo avanti verso un modello di generazione distribuita dell’energia per una maggiore flessibilità e resilienza delle infrastrutture e delle reti tutto a vantaggio del territorio.

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