MOSCHEA-LUOGO DI CULTO: le anticipazioni sui dati raccolti

Ci sono ancora più di 10 giorni di tempo per compilare il questionario relativo al luogo di culto per l’associazione islamica. Sesto 2030, promotore del questionario, anticipa i risultati raccolti fino ad ora, invita i sestesi a partecipare: “Speriamo ancora in una svolta più costruttiva nelle modalità per trattare la questione”


Le risposte acquisite fino ad ora sono per la maggior parte di persone dai 40 ai 60 anni e per un 35% dai 60 ai 75 anni, un po’ di tutte le frazioni di Sesto Calende; persone che dichiarano di seguire la vicenda, anche se più del 60% non conosce i numeri degli iscritti all’Associazione islamica.

“Il nostro questionario aveva l’intento, dichiarato fin da subito, di raccogliere umori e pensieri, che possano essere indicativi del sentore dei cittadini ma soprattutto che possano aiutare i soggetti coinvolti a non tralasciare gli aspetti che per i Sestesi sono i più critici.

Invitiamo ancora i sestesi che volessero dire la propria, a partecipare alla nostra iniziativa. I dati non possono senz’altro essere statisticamente rilevanti – anche per i limiti che può avere uno strumento di questo tipo – ma le nostre intenzioni sono quelle di raccogliere stimoli interessanti e questo può derivare anche dal commento di uno qualsiasi dei nostri cittadini” – così i consiglieri di Sesto 2030, Simone Danzo e Alessandra Malini.

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Dai dati già raccolti si evidenzia che l’85% dei compilatori attuali crede sia necessario sottoscrivere un protocollo di intesa tra Comune e Associazione Islamica, prima che essa si installi sul territorio con una propria sede.

I timori maggiori, invece, sono indirizzati verso problemi urbanistici e di deprezzamento degli immobili accanto all’area che sarà individuata come sede. Minori le preoccupazioni sulla criminalità – mentre un 10% degli intervistati ad oggi crede che questa possa essere un’occasione positiva per la città e per favorire un maggiore processo di integrazione tra diverse culture.

Un dato interessante vede più del 55% degli “intervistati” concorde con il diritto costituzionale ed anche con concessione di sedi a Sesto Calende di fedeli di altre religioni, ma la percentuale scende al 38% se tale religione è quella islamica.

Le motivazioni principali sembrano essere la convinzione che manchi la reciprocità nei paesi islamici per la costruzione di chiese cattoliche, successivamente abbiamo il timore di cospirazioni politiche e la questione di come vengono considerate le donne.

A nostro avviso la questione, così delicata, ha ancora spazio per essere affrontata diversamente, per dar voce ai pensieri dei cittadini e per generare un sano dibattito, volto a raccogliere stimoli da un lato e a generare confronto dall’altro.

Se il Consigliere Colombo vorrà dar seguito alla sua proposta fatta in Consiglio Comunale, di aprire un dibattito pubblico con la Comunità Islamica, noi lo sosterremo.

Vorremmo un dialogo trasparente e corretto, magari supportato da un moderatore, che sia però pensato per essere costruttivo.

“Come abbiamo ricordato più volte noi non sposiamo nessuna ideologia su questo tema, come per gli altri. Vogliamo, invece, trattare largomento di modo da raggiungere il miglior risultato possibile per la nostra cittadina, perché tutti noi di Sesto 2030 non siamo altro che semplici cittadini che hanno deciso di mettersi al servizio della propria città preoccupati per lei e volenterosi di migliorarne la qualità di vita”, così dichiara Alessandra Malini.

Vogliamo fin d’ora ringraziare chi ha lasciato commenti liberi al termine del questionario. I pareri, molto discordanti tra loro, lasciano alcuni stimoli davvero interessanti che analizzeremo nella loro complessità a chiusura del questionario.

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