Nuova Marna: siamo preoccupati. Qualcuno ha il polso della situazione?

Per il consiglio comunale del 26 novembre 2020 avevamo preparato e presentato nei tempi corretti un’interrogazione in cui si chiedeva all’Assessore al Bilancio e al Sindaco Buzzi la situazione finanziaria relativa alla Nuova Marna: quali finanziamenti siano già entrati nelle casse del comune e quali lavori siano già stati affidati, con una domanda semplice e diretta sulla data di inizio lavori (che è anche anche vincolata agli accordi finanziari con la Regione). Non ci sembravano domande tanto assurde visto che stiamo parlando della “grande opera” (promessa oramai da più di 10 anni) – un cantiere che bloccherà mezza città, non sappiamo ancora per quanto tempo, per una spesa che è passata dai 5.500.000 del 2016 ai 7.200.000 di oggi, e che, con l’aggiunta della pista ciclabile e del ponte della Lenza, alla fine costituisce un progetto di spesa di più di 8 milioni di euro. I cittadini hanno il diritto di sapere e di essere informati.

Ci siamo invece sentiti dire dal Presidente del Consiglio Ceron, prima che l’interrogazione (che era già stata messa all’ordine del giorno nella convocazione inviata) sarebbe stata spostata al prossimo Consiglio Comunale, perché gli uffici “non avrebbero fatto in tempo a reperire le informazioni richieste” e poi, cambiando ancora versione in corsa, che l’interrogazione non sarebbe nemmeno stata ammessa in Consiglio, ma che sarebbe dovuta passare solo dagli uffici come richiesta di accesso agli atti.

Ricordiamo che la nostra Interrogazione prendeva spunto anche dalla risposta del Sindaco Buzzi, data proprio durante un Consiglio Comunale, in risposta alla nostra richiesta verbale di allora in cui anche egli esprimeva il proprio interesse a “fare il punto della situazione e a condividerlo” (Consiglio Comunale del 21.07.2020).
La nostra non è, quindi, solo una richiesta tecnica. Vogliamo sapere dai nostri politici a che punto siamo con incassi ed impegni di spesa. Non è accettabile che si decida arbitrariamente che la risposta non venga data in Consiglio.  

Senza contare che, soprattutto per un progetto così grande ed ambizioso, i dati che abbiamo richiesto dovrebbero essere costantemente aggiornati e conosciuti pressoché a memoria da Sindaco e Consigliere delegato.

Stiamo verificando se questo comportamento sia conforme alla normativa; l’art. 43 del TUEL, che disciplina i diritti dei consiglieri, parla di obbligo per il Sindaco o gli Assessori di rispondere (per iscritto entro 30 giorni o in Consiglio secondo il regolamento) alle “alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri” e un parere del Ministero dell’Interno ricorda anche che non è possibile delegare la risposta agli Uffici per interrogazioni inoltrate al Sindaco o agli Assessori. Tra l’altro il fatto che l’interrogazione sia stata inserita nell’ordine del giorno, presuppone che il Presidente abbia appurato prima che fosse una “proposta compiutamente istruita”.

“Quando io sto costruendo casa mia, so esattamente quando dovrà venire l’imbianchino o l’idraulico e se ho i soldi o meno per mettere gli infissi, o se devo attendere per comprare il divano, perché è la mia casa e mi interessa. E così dovrebbe essere per la sala civica dei Sestesi. Va bene sottolineare continuamente quanto sia importante economicamente la grande opera promessa (della quale attendiamo ancora tutti la posa della prima pietra) ma quando è il momento di mostrare che si ha il polso della situazione e di aggiornare chi in quella casa dovrà essere ospitato, anzichè farlo pubblicamente si decide di lasciar fare tutto agli uffici? A noi sembra veramente assurdo. Che siano i nostri politici ad aggiornare la popolazione!” così commenta la capogruppo Malini.