Periferie e risparmio energetico. Siamo in ritardo!

Dall’ultimo consiglio comunale emergono due argomenti sui quali l’attuale Amministrazione è in preoccupante ritardo: supporto del commercio di quartiere e opere legate al risparmio energetico. 

Riguardo al commercio abbiamo sollecitato l’Amministrazione ad occuparsi anche dei commercianti degli altri quartieri e non solo quelli del Centro Città. Il Centro resta un’importante vetrina, ma è evidente che il resto del territorio Sestese necessità di supporto per mantenere vivo il commercio locale.

Riferendoci al referendum sull’ubicazione finale del mercato di Sesto Calende , abbiamo già proposto la suggestione “mercato dell’Abbazia”, accendendo i riflettori su tutte quelle importanti attività commerciali che vivono nei quartieri periferici. Forse la perdita di patrimonio commerciale più evidente è stata vissuta proprio dal quartiere Abbazia che ha visto la serrata di importanti attività, alcune delle quali storiche.

Non bisogna sottovalutare che queste perdite hanno effetti, oltre che commerciali, anche dal punto di vista sociale. I negozi di quartiere sono un punto di ritrovo per le persone (soprattutto anziane) del vicinato che lì possono trovare un luogo di momentaneo incontro e socializzazione, rinsaldando i rapporti di conoscenza che sono sempre utili in caso di bisogno. Infine, spesso e volentieri, supportano le attività sociali, culturali e sportive della loro area. Quante piccole squadre sportive, nelle quali giocano proprio i figli di chi abita in una determinata zona, sono sponsorizzate da uno o più negozi di quello stesso quartiere? 

Esempio semplice per aiutare anche il commercio di quartiere potrebbe passare attraverso la creazione di un portale dei “Negozi di Quartiere”, allo scopo di favorire la conoscenza e il commercio delle attività di quartiere dando anche la possibilità di vendere i propri prodotti on-line. Sarebbe inoltre utile l’organizzazione periodica di eventi che possano catalizzare l’interesse anche nei quartieri periferici.

Passando invece al capitolo risparmio energetico, sta purtroppo emergendo la completa mancanza di visione e progettualità di questa amministrazione rispetto ad un tema che oggi è divenuto centrale. 

Si è parlato per anni di “Project Financing”, progetto che avrebbe dovuto provvedere oltre che alla gestione del calore degli edifici pubblici anche al rifacimento dell’illuminazione pubblica. L’anno scorso presentammo un emendamento al bilancio preventivo nel quale proponevamo l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali. I pannelli solari avrebbero anche permesso, una volta emanati i decreti attuativi, la potenziale nascita di una comunità energetica con l’impegno diretto del Comune, a ulteriore beneficio di tutti i cittadini che avessero voluto parteciparvi. Il nostro emendamento venne respinto motivando tale scelta con “sarà incluso nel Project Financing”, che ora è naufragato.

Risultato? Un completo fallimento! Ci troviamo con il prezzo dell’energia in vertiginoso aumento, il rifacimento delle centrali energetiche degli edifici comunali in forte ritardo, nessun impianto fotovoltaico installato e nemmeno progettato. A nostro avviso è l’ennesima prova che questa Amministrazione, oltre a non avere alcuna sensibilità verso i temi della transizione energetica, non ha la capacità di pianificare e anticipare le azioni necessarie ad affrontare al meglio le sfide del futuro.

Infine dobbiamo constatare con amarezza che c’è voluta una pandemia per avviare la digitalizzazione della macchina amministrativa della nostra Città. Durante il consiglio abbiamo infatti appreso che stiamo partecipando ad un bando finanziato con i fondi del PNRR per spostare alcuni servizi in Cloud. L’unica innovazione digitale fino ad ora adottata da questa amministrazione è stata quella dei consigli comunali in streaming, anche in questo caso un’imposizione della pandemia. Ricordiamo che al nostro ingresso in consiglio comunale (ben prima del COVID) chiedemmo di diffondere le dirette in streaming e la nostra proposta fu bocciata. 

Questo esempio ci permette di sottolineare la differenza tra guidare e subire il cambiamento. Questa Giunta si è insediata nel 2018. In tre soli anni il mondo è cambiato drasticamente ma l’Amministrazione Buzzi continua a ragionare secondo logiche obsolete, senza una reale programmazione ma partecipando un po’ a casaccio ai bandi che in questo periodo, fortunatamente, cadono a pioggia. Per ammissione della stessa Amministrazione, gli uffici non riescono a stare dietro a tutti i bandi e ad alcuni abbiamo potuto partecipare solo grazie alla riapertura dei termini, altrimenti sarebbero andati persi. Un elemento cardine del nostro programma elettorale era la costituzione di un “ufficio bandi” tramite il quale pianificare ed ottimizzare la partecipazione ai bandi e concorsi. Una scelta che se fosse stata intrapresa tre anni fa, avrebbe probabilmente premiato e consentito di affrontare la situazione attuale con maggiore incisività, rendendo la Città resiliente alle sfide.
C’è bisogno di uno sforzo politico che vada oltre la comune amministrazione. Sesto Calende non può permettersi di vivere a rimorchio degli eventi, ma di scelte coraggiose che vadano anche oltre i programmi elettorali