Simone Danzo

Sesto è la mia casa da 47 anni e il paese dove ho scelto di vivere con la mia famiglia. Mi ostino a chiamarlo paese e non città perché “paese” descrive meglio la dimensione raccolta della comunità di cui sento di fare parte e per cui ho scelto di impegnarmi.

Sono letteralmente cresciuto sul Ticino, essendo stato per svariati anni atleta, istruttore e quindi dirigente del CSCK – asd Circolo Sestese Canoa Kayak. La passione per la canoa e l’impegno sociale mi hanno avvicinato a Il Palio Sestese, dove ho avuto il piacere di guidare per alcuni anni la squadra del Rione Mulini, e l’occasione di dare vita assieme ad alcuni amici all’ormai tradizionale festa dei Mulini.

Mi occupo di nuove tecnologie ed infrastrutture informatiche per una multinazionale del settore alimentare. Il lavoro mi porta spesso a visitare altri Paesi e il confronto con luoghi e culture diverse dalla nostra ha fatto nascere in me la convinzione che Sesto Calende abbia notevoli potenzialità inespresse. Per liberarle è necessario un cambio di passo e lo sguardo rivolto al futuro, ma soprattutto è fondamentale recuperare la centralità dei cittadini come destinatari dell’azione amministrativa: Sesto Calende è fatto in primo luogo di persone, non di edifici e opere pubbliche, ed è alle esigenze delle persone che bisogna guardare per disegnare i servizi ed i luoghi di cui hanno bisogno.

Ho partecipato alla scorsa tornata elettorale nella lista di Insieme per Sesto come esponente della società civile, riconoscendomi nei valori democratici di uguaglianza, pace e solidarietà che caratterizzano la nostra costituzione. Tuttavia ritengo che il cambio di passo possa realizzarsi solo aprendosi a nuove idee ed energie e per farlo è fondamentale svincolarsi dalle logiche della vecchia politica. Ho quindi abbracciato in pieno il progetto Sesto2030, fatto di civismo vero, l’unico a mio avviso in grado di affrontare le sfide che ci attendono in futuro.