Un mercato preso per il quorum

Dove posizionare il mercato? Il risultato parla chiaro, nonostante non sia stato raggiunto il quorum, le preferenze convergono nettamente verso il mercato in centro. 1123 voti per il centro storico contro i 219 della zona campo sportivo, ovvero l’82% di coloro che hanno votato.

Siamo convinti che un tale risultato, nonostante non sia vincolante, è sicuramente un’indicazione importante che l’Amministrazione della nostra città non può non tenere in considerazione nella scelta finale che dovrà prendere. Inoltre, ricordiamo che anche i commercianti del centro avevano promosso un’indagine sulla preferenza nel posizionamento del mercato ed anche in quel caso le indicazioni vedevano un vantaggio netto del centro città.  A questo si aggiungono anche le dichiarazioni e le preferenze degli ambulanti del mercato, anche in questo caso la location preferita è il centro città. 

Noi di Sesto2030 abbiamo preso una posizione chiara sulla questione mercato, dichiarandoci favorevoli al ritorno del mercato in centro. Non è stata una decisione  emotiva, ma frutto di un lavoro di ascolto, indagine, analisi e confronto durato 2 anni. Abbiamo stimolato a più riprese il dibattito pubblico sull’argomento promuovendo questionari che potessero dar voce a tutte le categorie interessate dallo spostamento del mercato: ambulanti, commercianti del centro, cittadini e utenti del mercato.

Saremo altrettanto chiari nel dire che, nonostante gli strumenti di democrazia diretta (come il referendum) sono sempre utili e vanno utilizzati, in questo caso la scelta del referendum cittadino per la questione mercato non è stata delle più corrette.

Perché lo affermiamo? Perché un referendum non può dare il giusto peso e voce ai principali attori che ruotano attorno al mercato. Il mercato di Sesto Calende non è solo dei sestesi, ma di tutti coloro che lo frequentano e soprattutto chi di mercato ci vive, e non è detto che sia residente in Città. 

Siamo convinti che un’Amministrazione saggia avrebbe dovuto preferire il confronto ed il dialogo, fin dai primi momenti della fase emergenziale dettata dalla pandemia Covid19, tentando di trovare una soluzione che potesse mettere d’accordo tutti, senza ledere gli interessi di nessuna parte. 

Invece questa Amministrazione, che ha dimostrato di non avere il coraggio di scegliere e di prendere una posizione chiara in merito, ha demandato tutto alla cittadinanza facendo gravare su di essa il peso di una scelta che va oltre gli interessi dei residenti sestesi.

Il tutto aggravato dalla mancanza di programmazione (non avendo presentato nessun progetto preliminare su cui decidere) e di comunicazione (non avendo organizzato nessuna iniziativa o incontro pubblico per informare la cittadinanza dei pro e contro delle due collocazioni). Non basta fissare un quorum per dare legittimità ad un quesito, bisogna anche informare per creare consapevolezza nelle scelte di chi vota.

Chi governa dovrebbe prendere tali decisioni all’interno di una strategia chiara e nell’interesse della cittadinanza tutta. Non solo per cercare di scontentare il minor numero di persone possibili. Si tratta di decidere se il mercato di Sesto Calende sia un’opportunità per lo sviluppo della nostra città e della sua tanto vantata vocazione turistica, oppure sia solo un fastidio da mettere a tacere.

Purtroppo l’astensione ci dice che ai sestesi del mercato non interessa più di tanto. Ma è a questo punto che un’amministrazione dovrebbe fare ciò per cui è stata eletta, cioè amministrare. Dovrebbe prendere una posizione e spiegare ai sestesi quale è la propria visione del futuro cosicché i cittadini possano capire il motivo delle scelte.

Potrebbe essere proprio questa l’occasione per alzare la posta, trasformando il nostro mercato in un mercato storico, magari aumentando la qualità e la quantità dei servizi. Oppure la scelta potrebbe essere quella di scegliere di lasciarlo vivere al minimo delle potenzialità considerandolo un istituto desueto e non più necessario alla nostra Città. 

Siamo convinti che ci sia ancora spazio per fare uscire il nostro mercato dall’agonia che lo affligge ormai da più di due anni. L’Amministrazione ha tutti gli strumenti per valutare quale sia la soluzione migliore, che per noi è e resta il centro. Cari amministratori di Sesto Calende é arrivato il momento di scegliere, in fin dei conti non si è votati proprio per questo?